Soffermo lo sguardo sulla strada che devo percorrere e attendo un segno del cielo.
Un tuono squarcia la carne del firmamento, rompendo le sue nuvole che sanguinano pioggia.
La terra si lava, e gioisce della lacrime che ne spolverano la vecchia pelle stanca.
Un respiro s'alza e un sospiro s'abbassa terso della grazia dell'acqua che disseta la sua anima polverosa.
Io aspetto, sul ciglio della porta...
Una scarica di fuoco celeste ruggisce e il segnale che la vita mi chiama, deflagra in me.
Muovo un passo, la pioggia mi sfiora.
Muovo un'altro passo, la pioggia m'accarezza...
Inizio a correre e lavo i peccato nel sangue del cielo come un'abbietta e sacrilega creatura della terra che agogna innalzarsi verso l'eternità.