Chiudo gli occhi, ascoltando i sensi che mi parlano. Fra il chiacchiericcio di parole vuote, il silenzio della solitudine tra la massa m'inebria, dando sollievo alle orecchie stanche di percepire suoni superficiali.
La stanza è grande e tutti urlano i loro discorsi senza vita... morendo nell'attimo di dare voce a un cuore malato, m'alzo e voglio gridare.
Ma non ho voce... ho solo matita e carta e i sogni a cui aggrapparmi... salvatemi!
Provo a Gridare di nuovo, ma la voce non esce incastrata tra corpo e anima, troppo impaurita di essere divorata dalla massa.
E allora, mentre un filo invisibile mi cuce le labbra, prendo la matita e scrivo il mio grido lanciandolo verso il cielo.
La sua voce s'accende e un ruggito si spande zittendo tutti.
Apro gli occhi e sorrido,
ho trovato la mia voce.
La stanza è grande e tutti urlano i loro discorsi senza vita... morendo nell'attimo di dare voce a un cuore malato, m'alzo e voglio gridare.
Ma non ho voce... ho solo matita e carta e i sogni a cui aggrapparmi... salvatemi!
Provo a Gridare di nuovo, ma la voce non esce incastrata tra corpo e anima, troppo impaurita di essere divorata dalla massa.
E allora, mentre un filo invisibile mi cuce le labbra, prendo la matita e scrivo il mio grido lanciandolo verso il cielo.
La sua voce s'accende e un ruggito si spande zittendo tutti.
Apro gli occhi e sorrido,
ho trovato la mia voce.