Mi guardo allo specchio e vedo sempre la stessa faccia, forse un po' cresciuta, ma non molto.
I tratti sono cambiati pochissimo dall'infanzia e non esprimono quella maturazione mentale che vorrei trasmettere.
A volte mi chiedo se sono davvero matura per la mia età, se la mia mente è adeguata alla vita che scorre e non è ancora troppo infantile e inguenua per rimanerne sommersa.
Non mi sento matura... ma non mi sento nemmeno una bambina... cosa sono allora?
Lo specchio non parla, mi guarda riflesso con i miei occhi senza darmi nessun segno divino da seguire come una cieca pecorella.
Ogni tanto penso di essere fuori posto in questa parte della storia del mondo, perchè non trovo felicità nelle cose materiali, se non una momentanea soddisfazione nel possederle che poi scivola via, come acqua piovana.
Cosa cambia? Cosa c'è di diverso in me rispetto alle persone che trovano la felicità nella materia che io sento futile?
Perchè mi sento una vittima dell'apparenza che detta leggi?
Io che non guardo ne Misteri nè i film dell'Orrore perchè mi fanno paura ma scrivo cose che inquietano gli altri, mi sento un po' smarrita in questo pezzo di mondo tanto appariscente ma marcio dentro.
Io che vesto sempre di nero con pizzi, corsetti, e guanti coi lacci, mi sento una guerriera senza speranza di sopravvivere nella guerra della vita.
Io che sono ancora un po' bambina in un corpo di donna, voglio le ali per volare e lasciarmi il silenzio dell'incomprensione alle spalle...
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